La vita è un'opera d'arte in continua evoluzione... nel tempo che scorre si arricchisce di colori, di concetti e di variegata umanità. Ad ogni mio anniversario cambio il numero sulla tela e proseguo la mia creazione; capiterà l'istante perfetto in cui sarà necessario rimuoverla dal cavalletto e auspico, in quel giorno ignoto, che il mio lungo creare arriderà la mia giusta elevazione.
Ringrazio, con un 'sorriso colorato', coloro i quali mi hanno inviato dei bellissimi auguri di compleanno.
I folli sanno amare profondamente, sono capaci di scrivere con passione i loro sentimenti; a tutti gli altri l'illusione di conoscere l'amore... la chimera di saper scrivere d'amore.
Nascere con la pelle nera, venire al mondo con dei tratti somatici diversi dal presunto ordinario o avere un passaporto sbagliato spesso vuol dire morire assassinati. La morte di George Floyd è un'altra disumana pagina di storia; condivido l'opinione del governatore del Minnesota Tim Walz che ha etichettato la morte di Floyd come un omicidio. Condanno fermamente le manifestazioni violente che dilagano in questi giorni negli Stati Uniti per la morte dell'afroamericano ma approvo pienamente le contestazioni non-violente contro una parte della polizia americana dal 'grilletto facile' e contro il 'razzismo radicato'.
Non è solo una questione americana, è una tragedia umanitaria che riguarda molti stati del mondo.
Aggiungerò il nome di George (Floyd) alla mia personale 'anagrafe mortuaria' americana; sarà congiunto a: Bartolomeo (Vanzetti), Nicola (Sacco), Martin (Luther King). Spero vivamente di non dover aggiungere altri nomi alla lista.
Parte del discorso di Bartolomeo Vanzetti del 9 aprile 1927, prima della sentenza di morte, a Dedham, Massachusetts: «...Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della terra... non augurerei a nessuna di queste creature ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole... Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché sono un Italiano, e davvero io sono un Italiano [alcune brevi frasi in dialetto piemontese, Bartolomeo era cuneese]... se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto già...»
Discorso finale di Bartolomeo, tratto dal film "Sacco e Vanzetti" (1971), meravigliosa l'interpretazione dell'attore Gian Maria Volonté.
La luce nasce e cresce nel buio, con l'evoluzione interiore si accende.
Il 'covid 19' non è solo una grave emergenza sanitaria; il 'coranivirus' sta provocando, in molti luoghi del mondo, la privazione dei diritti umani fondamentali (tra questi anche il diritto alla salute).
Le terribili immagini che seguono, scattate nello stato di El Salvador in piena pandemia, sono la conseguenza di un lungo silenzio umano.
Le dittature in essere o in procinto di nascere, non devono trovare un 'terreno fertile' in questa difficile situazione sanitaria. Le disumane violenze, siano esse compiute nelle carceri o per le strade, sono frutto di insane ideologie.
Sia nostro il coraggio di condannare e contrastare ogni forma di dittatura nel supremo concetto della non-violenza. Ogni privazione del libero arbitrio, in particolare con metodi violenti, va avversata già nella fase embrionale; anche tutto questo è un virus da fermare nella fase iniziale... prima che faccia danni irreparabili al genere umano.
La cronistoria del sito "PROHUMANITY MEMORIAL" è stata integrata e rivisitata. Uno strutturato riassunto di tutte le iniziative della storica associazione umanitaria, in particolare le attività svolte 'in prima linea' nei paesi in guerra. Vale la pena darci un'occhiata cliccando sulla pagina web: "Cronistoria"
"Le guerre sono la conseguenza di un lungo silenzio umano.
Per porre fine ai conflitti occorre 'gridare' in ogni tempo e in ogni luogo la parola: Pace"